lunedì 20 luglio 2015

Sambuco



Sambuco
Nome scientifico: Sambucus nigra L.
Famiglia: Caprifoliaceae
Nome popolare: sambughèr

DOVE?
Habitat: specie diffusa da 0 a 1400 m s.l.m.. Largamente presente in siepi, boschi umidi, schiarite, comune in tutta la penisola.

COME?
Arbusto o alberello (6 - 10 m) con corteccia grigia con lenticelle a forma di verruche. Foglie color verde opaco composte da 3-7 foglioline opposte con margine seghettato. I fiori (maggio/giugno) sono costituiti da 5 lobi bianchi riuniti in numerosi corimbi terminali. I frutti sono bacche globose nerastre contenenti uno o tre semi.

COSA SI RACCOGLIE?
In primavera si raccolgono le infiorescenze, in estate le bacche ben mature.

COME SI UTILIZZA?
I fiori si utilizzano per la preparazione di sciroppi e frittelle. I frutti vengono impiegati quando sono perfettamente maturi per fare la marmellata. Il sambuco viene utilizzato nella medicina popolare sotto forma di infuso come lassativo, febbrifugo, diuretico, emolliente.

COMPOSIZIONE
I fiori contengono sali minerali, mucillagine, olio essenziale, flavonoidi e composti polifenolici come acido cloro genico e caffeico. Le foglie contengono una piccola quantità di un eteroside ciano genetico. I frutti contengono zuccheri riduttori, pectine, acidi organici, sono ricchi di vitamina C.

INDICAZIONI NUTRIZIONALI
Proprietà antispasmodiche, diuretiche, emollienti.

ALTRE UTILIZZAZIONI
Il succo risulta lassativo e viene anche impiegato in medicina veterinaria. I frutti vengono utilizzati per colorire vini, liquori e sciroppi. I fiori servono per aromatizzare dolciumi e torte di allestimento casalingo, per odorare focacce “pan mein” di mais e anche frittelle.

CURIOSITÀ
Il midollo di sambuco, particolarmente morbido, veniva usato fino agli anni ’60, nei laboratori di ricerca vegetale.

IN CUCINA
Marmellata mele e sambuco
Sciroppo di sambuco
Confettura di fragole e fiori di sambuco
Confettura al rabarbaro e sambuco
Fiori di sambuco dolci al Prosecco
Kaiserschmarren al sambuco
Torta al grano saraceno
Torta di ricotta e sambuco

sabato 9 maggio 2015


Delle Piante non si butta via niente
Nothing gets thrown away

ORTO BOTANICO DI PADOVA


domenica 1 febbraio 2015

Buona Accensione del Fuoco

Avete un caminetto? Una cucina economica? 

E ora domanda catartica...come accendete il fuoco?

Avete mai osservato il fumo che esce dal vostro camino in fase di accensione? 

E sapete che potreste rischiare una multa se dal vostro camino esce fumo nero?

Pochi di noi sono istruiti alla buona accensione di un fuoco, specialmente in ambiti casalinghi, in cui, purtroppo, magari si brucia un po' di tutto oltre al legno.

La combustione è un processo di trasformazione di una sostanza in altre sostanze, ovvero dal legno si producono gas combustibili, ceneri pesanti, gas ad alta temperatura, gas di scarico e ceneri fini (le più pericolose). Ma cosa bruciare? Normalmente si brucia del legno e si pensa che riscaldarsi con tale materiale sia più naturale e meno inquinante...sapete cosa rilasciamo durante questo processo? CO2, CO, NO2, NOx, SO2, diossine, furani, idrocarburi policiclici aromatici, policlorobifenili...continuo? Certo, sono tutte sostanze contenute nel legno, ma comunque inquinanti. 

NON VOGLIO DIRE CHE DA ORA NON DOVRETE PIU' ACCENDERE UN FUOCO, MA SEMPLICEMENTE CHE PICCOLI ACCORGIMENTI PERMETTONO UN CORRETTO USO DEL PREZIOSO MATERIALE LEGNOSO.

La fase di accensione è fondamentale per una buona combustione e per una buona resa dell'impianto.

Ecco i punti fondamentali:
- per una buona resa e ridurre di molto le emissioni inquinanti bisogna raggiungere il prima possibile un'alta temperatura
- utilizza solo legna secca, magari certificata. Per chi usa pellet o cippato la certificazione è fondamentale, potrebbe infatti esserci di tutto dentro alla massa!
- evita l'uso di legna bagnata, legna resinosa
- meglio la legna spaccata che la tonda
- non sovraccaricare la camera di combustione
- la presa d'aria deve essere aperta per assicurare un buon apporto di ossigeno, il motore che fa partire la combustione
- ACCENDI IL FUOCO DALL'ALTO, aiutandoti con un accendi-fuoco naturale e ecologico
- continua ad alimentare in maniera ordinata
- elimina le ceneri pesanti (quelle che rimangono sul fondo) e pulisci il vetro di protezione
- annualmente fai eseguire la pulizia dall'installatore-manutentore qualificato.

Avete capito bene, ACCENDERE DALL'ALTO! 
Dovete creare una struttura a castello: 
1) i pezzi più grossi sotto posti in maniera ordinata
2) perpendicolarmente create il secondo strato di materiale più fine
3) continuate a formare 4 strati, l'ultimo sarà costituito da materiale fino adatto all'accensione
4) a questo punto tutto è pronto, si può accendere!

Dovete sapere che ciò che genera la fiamma sono i GAS di combustione (fumo) che si creano sulla superficie del legno, se li soffochiamo e non generiamo la giusta temperatura - come normalmente siamo abituati a fare -  ci metteremo più tempo per accendere e faremo, appunto, un sacco di fumo...insomma, bocciati! Passibili di multa se i forestali, passando dalle nostre parti, iniziano a contare per quanti minuti esce un bel fumo denso e scuro dal nostro camino.

Una volta acceso, in breve tempo lo strato superficiale arriverà ad un'altissima temperatura, così i gas di combustione che iniziano a crearsi negli strati sottostanti saranno costretti a passare attraverso la griglia di aria calda. La fiamma si invigorisce e rendiamo così la combustione più efficace, abbiamo passato la fase critica! Continuiamo quindi ad aggiungere legna in modo ordinato.


Vi accorgerete che questo metodo funziona quando in meno di dieci minuti otterrete un bel focolare (dopo 5/10 minuti date un'occhiata al vostro camino da fuori: il fumo non si vede? Accensione perfetta!)

Vi accorgerete che la resa dell'impianto è ottimale quando non sarà più necessario caricare ogni 10 minuti e dai tre bancali di legna che normalmente consumavate in un anno, avanzerete una buona buona quantità di materiale...probabilmente sufficiente anche per l'anno dopo.

Vi accorgerete che inquinate meno quando pulirete il vetro di protezione con meno frequenza e lo spazzacamino non uscirà più completamente nero dall'ispezione.

Provateci! 

Per chiarimenti, approfondimenti e IMMAGINI SULLA REALIZZAZIONE DEL CASTELLO rimando a questi link:

http://www.provincia.belluno.it/media/allegati/news/2014/Patrimonio/Energia/Come_bruci_la_legna.pdf

http://www.provincia.belluno.it/media/allegati/news/2014/Patrimonio/Energia/Come_riscaldarsi_correttamente_con_il_legno.pdf

http://www.aiel.cia.it/

Bibliografia 

Appunti di Lezione Giulia Fava A.A. 2014/2015
Provincia di Belluno. Come bruci la legna?
Provincia di Belluno. Come riscaldarsi correttamente con il legno. In sicurezza, nel rispetto dell'ambiente e della qualità dell'aria.


venerdì 26 dicembre 2014

Fontina


Fontina DOP



Mai stati in Val d'Aosta? Con i miei colleghi abbiamo scoperto un lato che magari molti ignorano, quello fatto della battaglia delle Reine, della passione per gli animali, i formaggi, argomenti oggi diventati un taboo. La Fontina è un formaggio DOP che fa vivere questa Valle, non è la fontina che troviamo sui comunissimi banchi della grande distribuzione, questa è la VERA Fontina! Quella sottoposta ad un severo disciplinare, quella che non è mai la stessa perché ogni forma ha il proprio carattere, fatto dall'insieme delle condizioni che le danno vita. Latte di una sola mungitura, proveniente da Pezzate Rosse, Pezzate Nere (in via di estinzione, solo 700 esemplari) e Castane Valdostane, fieno e erba verde degli alpeggi della zona, passione e dedizione. Produrre questo formaggio significa sacrificio, significa conservare queste razze, vuol dire contribuire a salvaguardare la biodiversità, sostenere l'economia! In un era in cui la piramide alimentare viene stravolta, non dimentichiamoci che i prodotti di origine animale sono FONTE DI VITA e di sostegno economico per molte famiglie. 

lunedì 10 novembre 2014

Ciambella veloce di Mele e Zenzero


Ciambella veloce di Mele e Zenzero




INGREDIENTI: 180 g di uova (noi avevamo 3 albumi e 1 uovo intero e mezzo), 100 g di zucchero, 80 g d'olio di semi, un pizzico di sale, 200 g di farina 00, 50 g di fecola, 250 g di mele sbucciate e tagliate a pezzettini, mezza bustina di lievito, un cucchiaino di zenzero in polvere.

PROCEDIMENTO
Questa torta è davvero semplicissima! Sbattere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale, quando ben gonfio aggiungere a filo l'olio. Versare le farine setacciate e continuare a montare, aggiungere lo zenzero ed infine aggiungete le mele leggermente infarinate e per ultimo il lievito. Infornare a 180°C in forno statico per circa 30 minuti.

domenica 26 ottobre 2014